Non è più tollerabile pensare al caffè come a una commodity ma è necessario rispettare uomini e ambiente in tutta la filiera per ottenere qualità in tazza.
di Sandro Bonacchi
3 ottobre 2024
Si è conclusa da poco la quindicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto di Torino, l’evento internazionale organizzato da Slow Food che ha riunito un’ampia comunità di tremila contadini e allevatori provenienti da 150 paesi, centinaia di espositori dall’Italia e dall’estero, migliaia di visitatori, operatori, esperti, giovani e attivisti. Tutti insieme intorno al claim Essere natura.
I responsabili del padiglione della Slow Food Coffee Coalition hanno contribuito in modo molto importante a diffondere la cultura del caffè di filiera buono, pulito e giusto. Oltre che a una presenza maggiore di consumatori finali, appassionati, addetti ai lavori e ristoratori si è registrata l’importante e preziosa presenza di contadini e di responsabili dell’esportazione del “verde”, invitati a testimoniare un mondo agricolo del caffè perlopiù ancora sconosciuto.
Grazie ai farmers e ai torrefattori presenti (circa una decina) è proseguito il lavoro di sensibilizzazione volto a migliorare la comprensione di quanto la filiera del caffè sia lunga e al contempo articolata. Noi di B.farm abbiamo rappresentato più anelli della catena: in qualità di importatori di caffè verde dall’Honduras (una delle prime coalition nata già oltre 2 anni fa), in qualità di torrefattori e come divulgatori partecipando attivamente a due eventi organizzati dalla Slow Food Coffee Coalition.
Con Leonardo Maggiori abbiamo affiancato gli chef in sessioni di paring durante i quali i caffè di terroir B.farm hanno accompagnato alcuni dolci della tradizione italiana. Non meno rilevante è stato il talk dedicato ai ristoratori per parlare del caffè come portata. E’ grazie al progetto Ten (porzioni in cialda da 10 grammi) che riusciamo a portare l’autenticità del terroir nelle tazzine, una gamma di Flavori diversi che hanno origine grazie al lavoro che ogni farmer svolge in piantagione. Ecco che finalmente la carta dei caffè acquisisce una dimensione fondamentale e accompagna il menu del ristorante con esperienze di degustazione uniche.
In un contesto mondiale in cui il caffè sta pressoché raddoppiando nei valori di borsa della materia prima per logiche di scarsa produzione e conseguente speculazione, è necessario che tutti i portatori di interesse si interroghino sul futuro del settore. Ritengo non sia più tollerabile pensare al caffè come a una commodity ma piuttosto come a un alimento che deve essere salutare, di filiera nota, di prezzo equo per tutti, rappresentativo della varietà di gusti ed aromi che questo seme può dare.
Il caffè è troppo spesso amaro, non ha il giusto Flavore e non è piacevole da sorseggiare. Solo la qualità salverà il mondo del caffè. La varietà dei Flavori in tazza darà modo a tutti noi consumatori di scegliere. La professionalità degli addetti ai lavori rappresenta la partita in cui ogni azienda, ed ogni figura professionale che lavora lungo la filiera, dovrà giocarsi bene il proprio futuro.
Uno dei punti di forza di B.farm consiste nel viaggiare nei paesi di origine e stringere relazioni dirette e stabili con i contadini della Slow Food Coffee Coalition. Questo ci garantisce qualità e sostenibilità. In un contesto storico di fluttuazione dei prezzi della materia prima ci sembra giusto investire nelle costruzione di rapporti diretti come facciamo ormai da anni.
La Giornata internazionale del caffè del 1 ottobre ci ha permesso di ospitare a Quarrata Efraìn Lechuga, esperto farmer di Finca La Victoria, nell’area di Sierra Norte de Puebla in Messico, una piantagione biologica Slow Food appartenente al portfolio di B.farm. Il visionario produttore messicano nella professione adotta costantemente un atteggiamento “evolutivo” rivolto al profondo rispetto delle comunità locali unito a una maniacale attenzione per l’ambiente. L’appuntamento è stato emozionante, molto partecipato e ha permesso agli ospiti di scoprire un modello fatto di azioni e relazioni umane che possono salvare e far evolvere definitivamente il mondo del caffè.